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Homepage > TURISMO > ENOGASTRONOMIA > Dal Castello di Petroia a caccia di tartufi norcini
settembre 1, 2017  |  By TerreIncognite In ENOGASTRONOMIA, ITALIA, TURISMO

Dal Castello di Petroia a caccia di tartufi norcini

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Il suggestivo e ristrutturato Castello di Petroia, ubicato nel cuore delle colline umbre ad uguale distanza (20 km) da Perugia e da Assisi, e non lontano da Gubbio (PG),  riveste un ruolo importante per almeno due ragioni diverse:  vanta un storia lunga e significativa costellata da episodi di rilevo, e oggi ha ritrovato una nuova ragione di vita in un elegante hotel di charme, ideale per una fuga romantica o di relax nel cuore verde d’Italia e tra rilassanti strutture dal buon gusto antico, a gustarsi una cucina raffinata dominata dal sapore penetrante del re delle tavole umbre, il tartufo norcino.

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Il castello, parola piuttosto riduttiva perché in realtà si presenta come un vero borgo medievale su una collina, cinto da mura e con al centro edifici nobiliari sormontati da un imponente maschio con relativa torre, funzionò per secoli come fortezza inespugnabile e residenza dei feudatari locali fino al XVIII sec. Esisteva già, come provato da documenti, nel 1072.  Nel 1384 fu conquistato dai Montefeltro ed annesso al ducato di Urbino come uno dei suoi baluardi difensivi meridionali.  Nel 1422 vi nacque Federico da Montefeltro, secondo duca di Urbino, uomo che con il suo operato caratterizzò la politica italiana nel XV sec.; Federico rimase sempre fortemente legato al suo luogo natio, facendone un luogo di caccia e di riposo preferito e dove trascorse lunghi periodi, facendo di Gubbio la seconda capitale del suo ducato.  A dimostrarne l’importanza anche il fatto che nel 1429 uno dei conti di Petroia fu podestà di Firenze.  Estinti i Montefeltro, il feudo passò nel 1504 ai Della Rovere, poi nel 1631 alla Chiesa.  Dopo Napoleone fu aggregato al vicino Gubbio e dopo l’unità d’Italia divenne residenza signorile e centro di un’azienda agraria, per essere infine ristrutturato nel 1990 per adattarlo all’attuale  struttura ricettiva.

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Oggi il Castello di Petroia costituisce un elegante e confortevolissimo hotel 4 stelle con appena 13 camere assai spaziose e panoramiche, affacciate sul Catria e sul monte Cucco,dotate di elementi architettonici e  di arredamenti originali come finestre, feritoie, archi e passaggi, ognuna diversa dalle altre, con soffitti affrescati, travi a vista, porte ad arco e WiFi.  Alcune dispongono di bagni consistenti con minipiscine ad idromassaggio, oppure salotti relax con divani e poltrone. Gli spazi comuni comprendono due saloni nobili in pietra e legno con arredi storici e soffitti a cassettoni, una biblioteca con volumi e riviste antiche, salette con segrete,  piscina scoperta, bar con caminetto, rigogliosi giardini e business center.  Colazione a buffet e servizio lavanderia.  Possibile anche frequentare corsi e lezioni di equitazione. Da non omettere l’elegante e gustosissimo ristorante dello stellato chef Walter Passeri, dove si mischiano cucina tradizionale regionale con moderne rivisitazioni, potendo utilizzare un gran numero di ingredienti freschi e naturali prodotti dall’azienda a km0.

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Una delle più famose specialità gastronomiche dell’Umbria, regione ricca di saporiti prodotti come i salumi, non a caso chiamati norcini, formaggi, sottaceti e sottolio, risulta costituita dal tartufo, sia con la varietà bianca (Tuber magnatum)  presente soprattutto nel territorio perugino, che con quella nera (Tuber melanosporum) presente ovunque, chiamato anche Tartufo di Norcia. Ebbene i 300 ettari di prati e di boschi dell’azienda, ricoperti da roverelle, lecci, noccioli, cerri e querce (i cosiddetti alberi da tartufi), per clima e terreno si rivelano ideali per la presenza di questi funghi ipogei dal profumo penetrante e persistente, il che costituisce un’ulteriore valenza positiva per il Castello di Petroia e per il suo rinomato ristorante.  Cesare, il fattore, assieme all’inseparabile cane Stella, nobile femmina di Kurzhaar, possiedono un fiuto eccezionale per individuare le tartufaie e assieme portano in superficie i preziosi tuberi, destinati allo chef capace di esaltarne in mille modi  le straordinarie qualità.

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Cesare e Stella, a differenza di tanti loro colleghi, non hanno segreti sui luoghi di raccolta, tanto più nei confronti dei loro ospiti, perché ciò che conta per loro è lo straordinario olfatto di cui sono dotati, non i luoghi dove hanno già cacciato.  Anzi invitano gli ospiti ad unirsi a loro nella caccia al tartufo (o anche al tesoro, visti i prezzi di mercato), compiendo piacevoli passeggiate nella natura e nel verde in plein air.  Dal 1° ottobre al 22 dicembre 2017 (periodo di apertura alla ricerca dei tartufi in Umbria, oltre al periodo 1 giugno – 31 luglio) il Castello di Petroia consente ai propri ospiti di partecipare ad un’escursione guidata di due ore a caccia di tuberi nei territori circostanti, e successiva cena con 4 portate ovviamente a base di tartufi, ad un costo di 80 euro a persona.

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Info:www.petroia.it/,  tel. 075 920 287,  info@petroia.it

ByTerreIncognite – Foto Castello di Petroia e Google Immagini


 

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