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Homepage > TURISMO > EUROPA > Presepe vivente nelle Grotte di Postumia
ottobre 18, 2017  |  By Giulio Badini In EUROPA, NATURA/SCIENZA

Presepe vivente nelle Grotte di Postumia

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Una piacevole sorpresa attende quanti si recheranno a visitare le Grotte di Postumia durante le prossime festività natalizie.  Nelle giornate  dal 25 al 30 dicembre 2017, oltre ai mille incantevoli scorci offerti dal normale percorso di visita della più famosa ed estesa cavità turistica europea, i visitatori potranno incontrare Gesù, Maria, Giuseppe, i pastori e altri personaggi nel loro viaggio da Nazareth a Betlemme.  Come avviene ormai da quasi 30 anni, lungo il percorso del complesso viene infatti proposta la rievocazione della Natività, in 17 scene bibliche dall’Annunciazione fino all’omaggio dei Re Magi,  con un presepe vivente allestito tra stalattiti e stalagmiti da un gruppo di 150 giovani attori in costumi d’epoca, accompagnati da solisti e da gruppi corali che eseguiranno canti natalizi. Un modo suggestivo e originale per ricreare la magica atmosfera del Natale, in un ambiente già di per se ricco di elevata suggestione grazie a ben 2.100 punti luce diversi.

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Le Grotte di Postumia (Postojnska jama in sloveno),  situate nel Carso ad appena 30 chilometri di autostrada dal confine di Trieste, sono state aperte al pubblico nel lontano 1819 e da allora sono state visitate da ben 38 milioni di visitatori, un record forse unico per un fenomeno naturale. Da alcuni anni in un ramo laterale nei pressi dell’ingresso è stata aperta al pubblico la stazione di biospeleologia Proteus, dedicata alla peculiare fauna delle caverne. Circa due secoli fa, quando si riteneva che nelle caverne non potesse allignare alcuna forma di vita, a Postumia fu scoperto casualmente il primo animale troglobio, un insetto. Da allora le ricerche hanno permesso di scoprire l’esistenza di oltre un centinaio di animali di minuscole dimensioni, appartenenti a diversi ordini, generi e specie, facendo del complesso di Postumia un vero paradiso per la biospeleologia. Inoltre nelle acque sotterranee della Piuca vive il proteo, misterioso anfibio simile ad una lucertola, cieco, depigmentato e capace di vivere per anni senza mangiare, un vero fossile vivente assunto a simbolo di Postumia.

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Postumia è formata da un intricato complesso di caverne e gallerie, lungo in tutto 19,5 chilometri, scavato in un arco di tempo misurabile in milioni d’anni dalle acque del fiume Piuca che si inabissa presso l’ingresso e scorre tuttora nei suoi livelli inferiori.   Potrà sembrare curioso il fatto che queste acque, pur  nascendo a breve distanza dall’Adriatico, per un singolare gioco di spartiacque e dopo aver cambiato più volte nome finiscono nel Mar Nero, posto a 2.000 chilometri di distanza.  Successivamente il carbonato di calcio contenuto nelle acque di stillicidio ha adornato gli ambienti ipogei con stupende policrome concrezioni di calcite sotto forma di drappeggi, trine, colate, colonne, stalattiti e stalagmiti, minuscole o gigantesche, tanto curiose nell’aspetto da superare anche la più fervida fantasia. Una serie di gallerie suborizzontali, ormai abbandonate dalle acque della Piuca da centinaia di migliaia di anni, raccorda numerose caverne di vaste dimensioni, come il Grande Duomo (m 120x50x30) o la Sala dei Concerti, dove si esibì anche Pietro Mascagni, capace di contenere 10 mila spettatori. Soltanto il primo tratto, per una lunghezza di 5.200 metri, risulta attrezzato per le visite del pubblico, che richiedono un’ora e mezza;  di questi 3.500 vengono compiuti a bordo di un trenino elettrico, l’unico in una grotta turistica, funzionante da 1872.  Postumia  ha attirato da sempre l’interesse dell’uomo: nel tratto iniziale si osservano infatti ancora firme di visitatori e date risalenti fino al 1213.

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A Postumia e dintorni da vedere non c’è soltanto la celebre grotta e il Vivaio dei Protei: volendo non basta una giornata, alloggiati in confortevoli alberghi dove apprezzare la gustosa e genuina cucina carsolina.  Da non perdere c’è la moderna ed interattiva Mostra Expo  Grotte Carso, dedicata alla peculiare genesi dei fenomeni carsici ed alla storia della sua cavità più nota,  poi l’Abisso della Piuca e la Grotta Nera raccordate al complesso di Postumia, quindi la Casa Mondrijan e l’annesso vecchio mulino funzionante dal 1593 con la forza idraulica, tipico esempio di costruzione carsica dove gustare uno spuntino a base di pane casereccio con salumi, formaggi, sottaceti e vini locali.  Spostandosi di appena 9 km ecco Predjama, uno dei più suggestivi castelli medievale (risale al 1200), unico in Europa ad essere ospitato all’interno di un’enorme cavernone su una parete precipite di 123 m, assolutamente imprendibile, per questo inserito nel Guiness dei Primati.  Ospita una collezioni di arredi medievali e in agosto un partecipato torneo cavalleresco; al di sotto si sviluppa, tanto per cambiare una grotta enorme, in parte visitabile.

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Le Grotte di Postumia possono essere visitate tutto l’anno; in inverno l’entrata avviene alle ore 10, 12 e 15 (sabato, domenica e festivi anche alle 16) ma il presepe può essere ammirato soltanto al pomeriggio, dalle 13 alle 15, con entrate in quei giorni ogni mezz’ora; la visita dura un’ora e mezza, accessibile anche a disabili e passeggini, con autoguide in 17 lingue diverse.  L’ingresso costa 25,80 euro per gli adulti, 15,50  i bambini dai 6 ai 14 anni..  Le novità di quest’anno sono un consistente albero di Natale alloggiato nella grandiosa Sala dei Concerti, e un mercatino natalizio con prodotti artigianali ed enogastronomici locali sul piazzale di ingresso. Ulteriori informazioni possono essere attinte al sito www.postojnska-jama.eu,  oppure richieste al 386.(0)5.70 00 100,  info@postojnska-jama.eu, o anche all’Ufficio del Turismo Sloveno in Italia, www.slovenia.info,  milano@slovenia.info, tel. 02 29 51 11 87.

Testo/Giulio Badini – Foto/Google Immagini


 

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