Se l’estate è la stagione del tutto esaurito per le spiagge croate, anche in autunno questa terra così vicina all’Italia rimane una meta molto interessante da scoprire e vivere gradevolmente, con i tanti colori dei paesaggi collinari, la natura incontaminata, le città d’arte e la nota e variegata enogastronomia proposta non solo da chef stellati.
La regione istriana si trova a due passi dai nostri confini e offre un’immensa disponibilità di scelte per un weekend “mordi e fuggi”, tra “strade del vino e dell’olio d’oliva”, paesaggi fantastici da godere e immortalare, tante proposte culturali e attività all’aria aperta nei boschi dell’entroterra collinare, che invitano a non restare fermi. E poi c’è lui: il re tartufo, grande protagonista della cucina locale, celebrato nelle cucine e nel Tuber (food) fest, che si tiene il 25 e 26 ottobre a Levade (Livade), una frazione del comune di Portole (Oprtalj) al centro del triangolo del tartufo istriano.

Per chi ama il turismo su due ruote, c’è la Parenzana, una pista ciclabile in gran parte sterrata, ideale per mountain bike, bici gravel o, a maggior ragione, a pedalata assistita. È ricavata sul vecchio tracciato della storica linea ferroviaria che dal 1902 al 1935 collegava Muggia, nel Friuli-Venezia Giulia, a Parenzo (Poreč) in Istria, attraversando Italia, Slovenia e Croazia. Circa 130 km di percorso tra borghi storici dell’entroterra, pittoresche cittadine come Rovigno, viadotti, tunnel e paesaggi incantevoli a cavallo tra mare e collina. Ovviamente l’Istria è una regione nota ai cicloamatori e tra le competizioni più importanti ci sono la Nova Eroica Istria – Truffle Tour, che celebra il ciclismo su strada bianca e la gastronomia locale o l’Istria Granfondo, corsa internazionale su strada tra Umago e Cittanova.

Ma c’è anche chi preferisce salire in bicicletta per fare percorsi di media difficoltà tecnica, come i circa 17 km tra i borghi medievali di Grožnjan (Grisignana) e Motovun (Montona), magari per fermarsi a visitare l’antico centro storico di quest’ultima, arroccato su una collina a circa 277 metri s.l.m., per guardare il panorama della valle e fermarsi a gustare l’autentica cucina istriana a base di tartufo bianco e nero che qui si trova in abbondanza tutto l’anno. Il re tartufo si festeggia il prossimo 18-19 ottobre durante il Festival del Terrano e del tartufo, con degustazioni di questo fungo ipogeo prelibatezza dei boschi collinari dell’entroterra istriano, accompagnata da vini locali. Già che siamo a Parenzo, si potrebbe proseguire l’itinerario culturale ed enogastronomico istriano fino a Rovigno, per visitare la Cattedrale di Sant’Eufemia e poi scendere fino a Pola (Pula), nota per i resti archeologici romani tra cui l’Arena, il famoso anfiteatro del I secolo d.C. realizzato sotto l’imperatore Augusto.

Ma a pranzo o cena è d’obbligo assaggiare i piatti della cucina istriana a base di pesce, le specialità locali come i fuži con i tartufi, il prosciutto istriano o pesce e carne cucinata alla brace con la peka. Però per questi cibi l’acqua non va molto bene e si consigliano dei vini locali, come un fresco Malvasia o un rosso e corposo Terrano.

Abbazia (Opatija), nell’Istria nord-orientale proprio al confine con la regione del Quarnaro (Kvarner), è quell’elegante località costiera sul Golfo del Quarnaro che fu meta prediletta per la villeggiatura dell’élite asburgica, spesso ospitata in un gioiello architettonico e naturalistico come l’ottocentesca Villa Angiolina con il suo giardino di piante esotiche, oggi sede del Museo del turismo croato. Se un tempo Abbazia era un posto per soli ricchi oggi è alla portata di tutti, con hotel, case e appartamenti con prezzi adatti a tutte le tasche. Il suo lungomare di 12 km che va da Volosca (Volosko) a Laurana (Lovran) è il non plus ultra per chi ama fare lunghe passeggiate, corse a piedi o pedalate in sicurezza all’aria aperta, osservando il panorama della città e delle vicine isole. O magari associare questo ad un turismo culturale che ci porta in centro città per visitare la chiesa di San Giacomo, fondata da monaci benedettini arrivati nel XV secolo dal convento di San Pietro di Rosazzo, in Friuli. Lo stile architettonico è romanico, anche se ci sono state successive modifiche in stile barocco tra il XVII e il XVIII secolo. Dal 7 al 9 novembre per le vie di Abbazia ci sarà il XIX Festival del Cioccolato, dove gustare ogni tipo di dolce prodotto a base di cioccolato.

Abbazia si trova proprio al confine con la regione del Quarnaro (Kvarner) e non si può fare a meno di farci una visitina, anche perché nel 2026 sarà la Regione Europea della Gastronomia. Il capoluogo della regione è Fiume (Rijeka), un tempo fondamentale porto e centro commerciale dell’Impero austroungarico. Nel porto sfocia il fiume Rječina (Eneo), che per gli amanti del trekking offre un percorso escursionistico di circa 20 km, attraverso luoghi e paesaggi incontaminati dalla foce alla sorgente. Fiume è una città che per gli italiani delle passate generazioni rievoca ricordi, vergogna e dolore. Ricordi per gli anni in cui fu italiana; vergogna per quell’Impresa di Fiume, dove un manipolo di nazionalisti ed ex combattenti guidati dal poeta irredentista Gabriele D’Annunzio occupò per 16 mesi la città; dolore per quello che successe poi con l’annessione alla nascente Iugoslavia, la persecuzione etnica, l’esodo forzato, le foibe.

Ma di fatto Fiume era e rimane una città cosmopolita e circa il 2% della popolazione parla l’italiano. Caratteristico è il suo elegante “Korzo”, il corso pedonale dello shopping che attraversa il centro, dove s’incontrano le persone, si socializza e si fanno affari, con l’affaccio delle storiche facciate dei palazzi e le pittoresche caffetterie.

Il Gorski Kotar per chi ama la natura incontaminata. A circa 50 km da Fiume c’è il Gorski Kotar, un vasto altopiano carsico nella Regione litoraneo-montana raggiungibile in auto con l’autostrada A6 Fiume-Zagabria. È considerato il cuore verde della Croazia e la sua altitudine media è di 800 metri sul livello del mare. In questa area montuosa della larghezza media di 35 km e una superficie di oltre 127mila ettari, l’80% del territorio è coperto da fitte foreste. In sostanza è un’oasi verde incontaminata dove tra le cose va vedere ci sono grotte spettacolari di origine carsica, come la grotta Vrelo, vicino a Fužine. Si stima che abbia tra i 3,5 e i 4 milioni di anni, è pianeggiante, lunga circa 300 metri e ricca di elementi di arte rupestre. Al suo interno un lago naturale alimenta un ruscello la cui sabbia è magnetica. Molto più articolata, è invece la grotta Lokvarka, presso il villaggio di Lokve, scoperta nel 1911 e tra le più grandi della Croazia. È disposta su sei piani di cui solo quattro sono visitabili; la sua altezza raggiunge i 275 metri e la parte finora scoperta è di 1179 metri. Skrad è un antico borgo circondato da boschi e colline nel nord-est della regione del Gorski Kotar. Si trova a circa 100 km di Fiume accanto alla storica via Luisiana costruita all’inizio del XIX secolo e per quei tempi, era la migliore strada dell’Impero asburgico. Con i suoi 140 chilometri collega Fiume con Karlovac, città del XVI secolo che si trova a 55 km da Zagabria, circondata dai fiumi Dobra, Kupa, Korana e Mreznica. Skrad, si trova nel punto più alto della zona e da lassù si gode della vista sulla valle del fiume Kupa, sui monti attorno e delle montagne slovene. Tutto attorno un paesaggio naturale di grande bellezza dove scorre il ruscello Jasle, che nei millenni ha scavato un profondo e stretto solco tra le rocce del Gorski Kotar, creando il Passaggio del diavolo (Vražji prolaz), un canyon lungo circa 800 metri, profondo un centinaio e, in alcuni punti, largo solo due. Si può godere percorrendo il sentiero escursionistico del Passaggio del diavolo, ricco di ripide scogliere, ponti e gallerie scavate nella roccia, fino al Zeleni vir (vortice verde), una sorgente d’acqua smeraldina in una piccola grotta ai piedi di una scogliera scoscesa, da cui cade da 70 metri di altezza una spettacolare cascata.

Tuttavia, nella natura selvaggia di questa “Riserva Geomorfologica speciale” ci sono altre gradevoli sorprese, come la Muževa hišica, una piccola grotta di origine carsica con un ampio corridoio di 200 metri con stalattiti e stalagmiti, che termina in una piccola sala con un lago.
Il Parco Nazionale del Monte Risnjak (1528 m) è nella parte nordoccidentale della regione. Si tratta di 6300 ettari di boschi immersi nel profumo di erbe aromatiche, laghi cristallini e panorami mozzafiato con vista fino alle isole di Krk, Cherso, Lussino e Rab. A disposizione dei visitatori ci sono molte opportunità per fare attività sportive o naturalistiche lungo i suoi sentieri, tra cui trekking, ciclismo e birdwatching.

Il Monte Maggiore (Učka) è un gruppo montuoso nel nordest dell’Istria tra i comuni Lupoglav (Lupogliano) e Lovran (Laurana) e sui suoi pendii che declinano verso il mare Adriatico sono coltivati i marroni di Lovran famosi in tutta Europa, il vero tesoro locale. Si tratta dei pregiati frutti di questa cultivar del castagno selezionata dall’uomo attraverso innesti e potature, per produrre un frutto di qualità superiore sia come grandezza che per il sapore più dolce, anche se la resa numerica del riccio è minore. L’autunno è proprio la stagione ideale per visitare questi luoghi, perché quest’anno sarà il 50° anniversario della Marunada, la tradizionale Sagra dei marroni, evento gastronomico e culturale che attrae visitatori da tutta Europa per gustare i tanti prodotti a base di marroni e altre specialità locali. Ma questo non è l’evento principale solo di Lovran (10/10 – 12/10/2025), ma anche di Dobreć (18/10 – 19/10/2025) e Liganj (25/10 – 26/10/2025).

La capitale della Croazia è Zagabria (Zagreb) che ha il fascino austero delle capitali asburgiche tanto da essere soprannominata la Piccola Vienna. In auto da Fiume passando per l’autostrada A6, occorrono circa 2 ore di viaggio per coprire i circa 155 chilometri di distanza. Zagabria ha due anime: la Città Bassa (Donji Grad) e la Città Alta (Gornji Grad). La prima è caratterizzata dall’architettura a cavallo tra i secoli XIX e XX e vi sono musei come il Mimara, il Teatro Nazionale Croato, il Giardino Botanico, vie eleganti come via Illica, la più lunga della città con negozi, ristoranti e bar. Altra caratteristica è l’insieme delle sette piazze e parchi interconnessi detta “Ferro di cavallo verde”. Ma nella capitale del paese che inventò quella striscia di stoffa colorata annodata sul collo della camicia, c’è da visitare Cravaticum, il museo Boutique della cravatta in Opatička ulica 2, vicino alla Porta di pietra.

Tra le tante attrazioni turistiche e culturali il pensiero va all’inventore più famoso della Croazia Nikola Tesla, la cui statua di bronzo si trova nel centro storico, in Masarykova ulica (via Masarykova), ma prima si deve visitare il Museo Tecnico Nikola Tesla, in Savska cesta 18, vicino allo stadio di Zagabria. Fu inaugurato nel 1954 e contiene oggetti storici come mezzi di locomozione elettrici e una mostra interattiva sullo scienziato. Poi c’è la funicolare (Uspinjača) costruita nel 1890, che percorrendo 66 metri porta alla Città Alta, tra le mete turistiche più visitate. Qui si può visitare la cattedrale dell’Assunzione di Maria, assistere allo sparo del cannone a mezzogiorno dalla Torre Lotrščak, passare sotto la Porta di Pietra (XVIII sec.), che prima di essere il santuario più importante di Zagabria era la porta orientale della città medievale e l’unica sopravvissuta. Curiosità: lì accanto, in Kamenita ulica (Via Pietra), si trova la farmacia più antica della città, fondata nel 1355 e in cui lavorò il pronipote di Dante Alighieri, Nicolò.

Il caratteristico e variopinto mercato Dolac segna il confine tra le due anime cittadine. Si raggiunge dalla scalinata che sale dalla piazza centrale dedicata al Bano Josip Jelačić e alla fine della scalinata, s’incontra il monumento di bronzo della Kumica, una contadina in abiti tradizionali con in testa una cesta con i prodotti da vendere. Ma, tra storia, enogastronomia ed eventi vari, l’appuntamento per gli sportivi è per il 12 ottobre, quando nelle vie di Zagabria si corre la Zagreb Marathon, maratona che prese il via nel 1992 e quest’anno è arrivata alla sua 33ª edizione. Il programma prevede la classica maratona di 42 km e 195 m, la mezza maratona (21,1 km), la staffetta a squadre e la Family Run, corsa più breve ideale per le famiglie. Per chi invece ama rilassarsi e tonificare in corpo, ci sono gli stabilimenti termali che in Croazia non mancano, come le Terme Tuhelj a circa 50 km a nord di Zagabria.

A est di Zagabria si estende la regione della Slavonia, dove grazie alle condizioni climatiche e ambientali favorevoli e la fertilità delle terre, c’è un’ottima produzione vinicola dalla lunga tradizione. Per chi fosse interessato a fare un giro enogastronomico tra le vigne più note della regione, ci sono quelle della Sirmia (Srijem), della Baranja e di Đakovo a est, mentre a ovest c’è Kutjevo, tra le capitali del vino croato.

Zara (Zadar) è una città dalla storia millenaria che si trova nella Dalmazia settentrionale, sulle coste dell’Adriatico di fronte alle isole di Ugliano (Ugljan) e Pasmano (Pasman). Per gli amanti del turismo culturale questa è una tappa imperdibile grazie al suo ricco patrimonio storico/culturale originato dalla sua fondazione nel IX secolo a.C., poi lasciato da Romani, Bizantini, Veneziani, Austriaci e italiani. Tra le cose da visitare le mure cittadine (muraj) -patrimonio Unesco – che furono costruite nel XII e XIII secolo a difesa della città e rinforzate nel XVI secolo dai veneziani per difendersi dalle invasioni ottomane. La Chiesa di San Donato (IX sec.) – patrono della città – è in stile preromanico e dalla caratteristica forma circolare; lì accanto c’è il Foro Romano (III-I sec. a. C.) fondato dal primo imperatore romano Gaio Giulio Cesare Ottaviano. La Cattedrale di Santa Anastasia è il principale luogo di culto cattolico di Zara e tra le chiese più belle della Croazia. Nata come chiesa paleocristiana dedicata a san Pietro nel IV-V secolo, nei secoli ha subito varie ricostruzioni e modifiche strutturali e tra il XII e XIII secolo fu quasi completamente ricostruita in stile romanico. Il campanile è stato realizzato in più fasi a partire dal XV secolo (i piani inferiori) e completato nel XIX secolo. Nel centro storico si trova la via principale e più nota di Zara: la Kalelarga, quella via Magna che ufficialmente si chiama Široka ulica ed è il cuore pulsante della città.

Dalla riva si possono osservare quelli che sono tra i tramonti più belli al mondo, ma un richiamo per turisti ed abitanti sono anche l’Organo marino (Morske Orgulje) e il Saluto al sole (Pozdrav Suncu), due installazione per comunicare in modo diverso con la natura – con il suono e con la luce – realizzate sull’angolo di nordovest della banchina dei traghetti, dall’architetto croato Nikola Bašić. La prima opera d’arte architettonica e musicale appare come dei gradini che scendono verso l’acqua, ma sono invece trentacinque canne d’organo di diversa inclinazione, forma e lunghezza, che producono suoni diversi, modulati secondo sette accordi e cinque tonalità in base al moto ondoso del mare. La seconda è un’installazione circolare di 380 m2 composta da moduli solari fotovoltaici protetti da 300 lastre di vetro stratificato posate sopra, sullo stesso piano del lungomare lastricato in pietra. Di notte gli elementi luminosi installati nel cerchio producono uno spettacolo di luci dove sono rappresentati i pianeti del sistema solare.

La Regione zaratina è costellata da vere perle naturali come le isole di Pago (Pag), Isola Lunga (Dugi Otok), Ugliano (Ugljan) o Pašman. Senza dimenticare il maestoso Parco nazionale di Paklenica, un’area boschiva naturalistica di 96 kmq in cui domina la catena montuosa del Velebit che con i suoi 145 km di lunghezza è la più lunga della Croazia. Corre parallelamente alla costa adriatica e la sua cima più alta è la Sveto Brdo (1753 m slm), paradiso degli amanti delle escursioni, del trekking e dell’arrampicata. Tra gli avvenimenti del periodo autunnale, a Zaravecchia (Biograd na moru) dal 22 al 26 ottobre 2025 si tiene il Biograd Boat Show, il principale salone nautico dell’Europa centrale, con più di 300 espositori accreditati. A Vodice (Vodizze) dal 7 al 9 novembre si svolgerà la 22ma Regata Jabuka, con partenza in notturna e un percorso di 110 miglia marine (203,72 km) tra andata e ritorno, da Vodice all’isolotto di Jabuka (o del Pomo), tra Pescara e Spalato.
Nel prossimo articolo parleremo della Croazia centromeridionale.

Per info: https://croatia.hr/it-it
https://croatia.hr/it-it/citta
Testo/Maurizio Ceccaioni – Foto di apertura: Kamenice isola di Vis (Ph. Aleksandar Gospic). Oltre alle foto dell’autore, le altre utilizzate sono dell’Ente nazionale croato per il turismo. In particolare nella composizione sul Festival del cioccolato di Abbazia, la foto delle scarpe di cioccolato è di Marko Vrdoljak, quella dei dolci al cioccolato è di Anton_Unkovic. Quella dei cioccolatini serviti è fornita dalla fabbrica di cioccolato e spezie Nadalina di Solona.
