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Homepage > TURISMO > ENOGASTRONOMIA > Polonia da gustare
giugno 13, 2025  |  By Claudio Zeni In ENOGASTRONOMIA, TURISMO

Polonia da gustare

APERTURA

In un’epoca in cui tutto corre veloce, c’è chi sceglie di rallentare. Di assaporare. Di incontrare. La Polonia è la destinazione ideale per chi cerca una vacanza alternativa, rilassante e vera, lontana da rotte battute, perfetta se si desidera vivere esperienze significative a contatto con la cultura locale, nel rispetto dell’ambiente e delle comunità del territorio. Dalle passeggiate tra boschi e villaggi in legno alle escursioni in bicicletta, tra montagna e lago, ogni angolo del Paese invita a riscoprire un proprio ritmo, fatto di silenzi, serenità e genuinità.  A dare ancora più profondità al viaggio è la cucina locale, il filo conduttore di un’esperienza intensa: ogni piatto racconta storie, tradizioni e legami con il territorio e ripercorre tecniche culinarie tramandate di generazione in generazione. Il cibo diventa così ponte tra persone e luoghi e permette di riscoprire il valore dell’autenticità attraverso sapori, tradizioni e paesaggi bucolici.

 Kraków obwarzanek
Bretzel di Cracovia

Malopolska a tavola: un viaggio tra sapori, tradizioni e lentezza
La Malopolska è una delle regioni polacche che meglio si prestano a questo modo di viaggiare, capace di coniugare cultura, natura e una gastronomia ricca di storie da raccontare, dove ogni sapore è espressione profonda del territorio e delle sue tradizioni. Tra parchi naturali, castelli medievali, malghe e villaggi rurali, il cibo diventa un linguaggio universale, un ponte per entrare in connessione con le comunità locali e scoprire l’anima più vera della regione. Non a caso, la Malopolska vanta ben 230 specialità inserite nell’elenco nazionale dei prodotti regionali e quattordici riconosciute dall’Unione Europea con le denominazioni DOP e IGP. A queste si aggiungono numerosi prodotti tutelati con il marchio STG (Specialità Tradizionale Garantita), che valorizza ricette e tecniche tramandate da generazioni.Per assaporare al meglio questo straordinario patrimonio gastronomico, la Strada del Gusto della Malopolska è un itinerario imperdibile che conta 42 trattorie regionali selezionate per la qualità della cucina e dell’accoglienza. Qui, tra profumi di carne, spezie e racconti locali, si possono gustare piatti tipici della cucina etnica, tra cui pesci d’acqua dolce come la trota di montagna o la carpa di Zator (DOP).Per chi desidera un’esperienza ancora più autentica, l’ideale è visitare una bacowka, le tradizionali malghe in legno situate nelle zone montane dei Tatra e dei Beschidi, dove ancora oggi i pastori – i baca – producono l’oscypek (DOP), il celebre formaggio affumicato di pecora, seguendo i metodi tradizionali. Assaggiarlo appena fatto, è un modo genuino e intenso per entrare in contatto con il territorio e chi lo abita. Accanto alla cucina d’altura, sorprende anche la viticoltura locale: la Strada del Vino, soprattutto nei dintorni di Cracovia e Tarnow, attraversa una sessantina di vigneti, piccole cantine che offrono degustazioni e visite, e dove i produttori, spinti da passione e sperimentazione, creano vini identitari che raccontano la ricchezza del territorio.

Divertimento per i grandi_foto_Rogalowe_Muzeum_Poznania
Divertimento per grandi foto Rogalowe Muzeum Poznania

In Bassa Slesia, tra vigneti, borghi e piatti contadini
La Bassa Slesia, nel sud-ovest della Polonia, è una meta perfetta per chi cerca il giusto equilibrio tra avventura, benessere e gusto. Tra castelli misteriosi, percorsi sotterranei e stazioni termali immerse nella natura, questa regione offre esperienze adatte a ogni viaggiatore. La cucina riflette la sua anima multiculturale, con piatti della tradizione contadina come la wodzionka, zuppa fatta con pane raffermo e la geremuszka, preparata con semi di canapa, accanto a specialità ricche come il bigos wroclawski, pierogi con gamberi d’acqua dolce, la carpa fritta e la trota al forno.

Poznan gastronomia
Poznan gastronomia

L’amore e la passione per i sapori autentici e il rispetto per l’ambiente sono alla base di un itinerario culinario che riunisce oltre 50 punti di interesse, tra ristoranti gourmet e trattorie, locande e taverne, per un viaggio tra tradizione e innovazione, da scoprire attraverso gli occhi di un buongustaio. Gli amanti dei distillati possono esplorare la Strada della Birra e del Vino della Bassa Slesia, che unisce 29 cantine e 11 birrifici artigianali, offrendo degustazioni, visite e workshop nei vigneti delle colline di Trzebnica dove si respira il profumo della frutta matura e le tradizioni birrarie di alcune località come Jelenia Gora, Klodzko e, naturalmente, Breslavia.Per completare questa degustazione, lasciatevi affascinare dal capoluogo di questa regione, Breslavia, con la sua ricca storia e il suo patrimonio culturale, una varietà che si ritrova anche in cucina. Non a caso, la città è stata recentemente inserita nella Guida Michelin Polonia.

Cebularz di Lublino
Cebularz di Lublino

Wielkopolska da gustare: tra mulini, pyry e cornetti di San Martino
La Wielkopolska, nel cuore della Polonia occidentale, è perfetta per un’esplorazione lenta: città moderne si alternano a paesaggi incontaminati, laghi e foreste, mentre antichi mulini a vento raccontano la vita rurale di un tempo. Al Museo dei Mulini di Osieczna si può persino imparare a macinare la farina e a cuocere il pane.La cucina locale riflette l’identità forte della regione, con piatti a base di patate, come le pyry con gzik, accompagnati da una crema di formaggio fresco polacco chiamato twarog, e i pyzy, gnocchi di patate ripieni di carne o frutta, che rappresentano un’ulteriore testimonianza della creatività culinaria della zona, ma anche ricette a base di carne, come l’anatra arrosto farcita con mele e lo stinco di maiale bollito, arrostito o grigliatoMa il vero simbolo gastronomico regionale è il Cornetto di San Martino (tutelato dal marchio IGP), le cui origini risalgono a riti pagani, farcito con un ricco impasto di semi di papavero bianco, frutta secca, uvetta, scorza d’arancia e burro. Per poterlo produrre ufficialmente, i pasticceri devono superare un esame davanti a una commissione cittadina. L’importanza di questo dolce è tale tanto da essere onorato nel Museo del Cornetto, nel centro storico di Poznan, capoluogo della regione.Tra i souvenir golosi ci sono le Andruty Kaliskie (IGP), sottili cialde dolci dalla lunga tradizione, la Benedyktynka, liquore alle erbe dei monaci di Lubin, i vini alla frutta aromatizzati alla ciliegia, ribes nero, rosa canina o pere e i mieli locali di tiglio e grano saraceno (ndr. la Polonia è una terra di grandi tradizioni apistiche e la Wielkopolska vanta numerosi apiari che offrono una vasta gamma di prodotti).

maczanka_
Maczanka

In Varmia e Masuria, tra sapori d’acqua dolce e vita bucolica
La Varmia e Masuria, nord-est della Polonia, è perfetta per chi desidera riconnettersi con la natura e rilassarsi in un paesaggio bucolico, costellato da boschi, villaggi pittoreschi, castelli e quasi 3.000 laghi. Nella “regione dei mille laghi”, si praticano cicloturismo, escursioni a piedi o semplicemente si può decidere di godere della tranquillità a bordo lago, leggendo un libro o ascoltando il silenzio. Azzerando i pensieri. Questo legame profondo con l’acqua e l’ambiente si riflette anche nella cucina locale, riconosciuta da Slow Food per il suo approccio sostenibile e autentico, in cui ogni ingrediente racconta un frammento del territorio. Protagonista assoluto è il pesce d’acqua dolce – in particolare il coregone bianco (sielawa) – che si può gustare nelle friggitorie vicino ad allevamenti ittici o nei ristoranti affacciati sui laghi, insieme a deliziosi lucci, lavarelli e anguille, sia fritti che cotti al forno. Da non perdere anche il caviale di luccio, prodotto secondo antiche tradizioni a Glodowo, sul lago Sniardwy. L’influenza multietnica arricchisce anche alcuni piatti come i kartacze (canederli ripieni di carne), i dzyndzalki (ravioli di manzo) e salumi artigianali come il prosciutto dylewska che si distingue per il metodo artigianale di lavorazione, che combina tecniche di salatura, maturazione e affumicatura a freddo, rigorosamente svolte secondo una ricetta tramandata nel tempo.

Bambrzok Piotr Piosik
Bambrzok Piotr Piosik

Visitando la regione potrete anche imbattervi in fattorie, aziende agricole, apiari e caseifici, dove il profumo e il sapore della natura si percepiscono nei formaggi prodotti dal latte di mucche che si nutrono di erba fresca, in farine ricavate da antiche varietà di cereali come segale, farro, farro dicocco e orzo con cui si produce del pane a lievitazione naturale cotto in forni tradizionali di mattoni alimentati a legna e mieli raccolti in apiari immersi nel verde. www.polonia.travel/it

Testo/Claudio Zeni – Foto Credit Polish Tourism Organisation


 

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