site logo
  • ABOUT
    • CHI SIAMO
    • REDAZIONE
  • NEWS
  • TURISMO
    • ATTUALITA’
    • ITALIA
    • EUROPA
    • MONDO
    • BENESSERE
    • ENOGASTRONOMIA
    • OSPITALITÀ
    • TRASPORTI
  • REPORTAGE
  • CULTURA
    • EVENTI
    • LIBRI
    • MOSTRE
    • NATURA – SCIENZA
    • STORIA – STORIE
  • TOUR OPERATOR
  • CONTATTI
Homepage > CULTURA > MOSTRE > Le ville di Pompei
marzo 25, 2024  |  By Leonardo Felician In CULTURA, TURISMO

Le ville di Pompei

APERTURA A Pompei, Villa dei Misteri (1)

E’ il secondo sito archeologico più visitato d’Italia, ma per la drammaticità della sua vicenda forse il più noto al mondo: la storia della città di Pompei  ebbe origine nel IX secolo a.C. e terminò bruscamente nel 79 d.C., quando una colossale eruzione del Vesuvio ricoprì la città sotto una coltre di ceneri e lapilli alta circa sei metri. La sua riscoperta e i relativi scavi, iniziati nel 1748 hanno riportato alla luce un sito archeologico unico al mondo che nel 1997 è entrato con pieno merito a far parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. La vastissima area urbana dell’antica Pompei richiede una visita accurata, ma è difficile in una sola giornata rendersi conto di tutto, viste anche le distanze da percorrere.

 Pompei, Villa dei Misteri
Pompei, Villa dei Misteri

Villa dei Misteri. Nonostante la stanchezza per una visita impegnativa, non si dovrebbe però ignorare la deviazione un po’ ai margini dell’area urbana per andare ad esplorare la Villa dei Misteri, riaperta da poco alle visite: si tratta di un complesso suburbano rustico-residenziale di epoca romana che si trova  qualche centinaio di metri fuori dalle mura nord dell’antica città di Pompei. Portata alla luce per la prima volta nel 1909-191, quest’area fu edificata nel II secolo a.C., ma ricevette la sua forma attuale negli anni 80-70 a.C., periodo al quale risale anche il famoso fregio dei misteri da cui prende il nome.  Il massimo splendore della Villa giunse più tardi in età augustea, quando fu notevolmente ampliata ed abbellita. Adibito probabilmente a casa di vacanze, dotato di ampie sale e giardini pensili in posizione panoramica a pochi passi dal mare, cadde in rovina a causa del terremoto del 62 d.C. Fu trasformata allora in villa rustica di campagna con l’aggiunta di diversi ambienti ed attrezzi agricoli: la villa comprende anche un quartiere destinato alla produzione del vino con un torchio ligneo ricostruito. La spettacolare sala dei misteri (foto d’apertura) si trova nella parte residenziale dell’edificio che guarda il mare: è una delle opere pittoriche meglio conservate di tutta l’antichità, opera di un ignoto artista del luogo. Il grande affresco continuo che copre le tre pareti della stanza del triclinio raffigura un rito misterico, riservato cioè ai devoti di questo culto. La scena è legata a Dioniso che appare sulla parete centrale insieme ad Arianna, sua sposa. Sulle pareti laterali figure femminili, fauni, menadi e figure alate sono impegnate in diverse attività rituali ben riconoscibili. Oltre alla danza e alla libagione del vino legate al culto dionisiaco, è rappresentata e visibile la flagellazione rituale di una fanciulla appoggiata sulle ginocchia di una donna seduta nell’angolo in fondo a destra. Anche gli altri ambienti della villa custodiscono ben conservati esempi di decorazione parietale con raffigurazioni di architetture e di ispirazione egiziana.

 Oplontis
Oplontis

Oplontis. Usciti dal sito archeologico a Porta Marina a pochi passi dalla stazione della ferrovia circumvesuviana che collega Pompei con la stazione Centrale di Napoli, chi ha ancora un po’ tempo dopo pochi minuti di treno in direzione di Napoli può scendere a Torre Annunziata e raggiungere gli scavi di Oplontis. Tra le località archeologiche vesuviane seppellite dall’eruzione del Vesuvio questa offre le significative testimonianze monumentali di un centro urbano di periferia ubicato tra Pompei ed Ercolano. Qui è aperta al pubblico soltanto la visita del monumentale edificio chiamato Villa di Poppea, un grandioso e lussuoso complesso residenziale non ancora interamente riportato alla luce, che risale alla metà del I secolo a.C., ampliato poi nella prima età imperiale. Anticamente la villa era affacciata a picco sul mare in posizione panoramica ed era dotata di splendide decorazioni di cui si conservano testimonianze che val veramente la pena di vedere. La villa appartenne forse a Poppaea Sabina, seconda moglie dell’imperatore Nerone, o alla sua famiglia, in base alla testimonianza di un’iscrizione dipinta su un’anfora menzionante Sucundus, un suo schiavo o un suo liberto. Il vasto complesso presenta un’organizzazione degli spazi fondata su assi prospettici, simmetrie e sfondi di giardini tutti ornati di statue e fontane. La parte più antica si sviluppa attorno all’atrio con magnifiche pitture e comprende ambienti per il riposo, il pranzo e il soggiorno decorati e illuminati da finestre aperte sul giardino prospiciente il mare. La villa era provvista anche di un complesso termale privato, riscaldato dalla cucina, in seguito trasformato in un’area di soggiorno.

Oplontis
Oplontis

Attorno alla metà del I secolo d.C.la costruzione si ampliò verso est con l’aggiunta di una enorme piscina di 61×17 metri, oggi trasformata in un verde prato, lungo la quale si dispongono le stanze da pranzo, il soggiorno, gli alloggi per gli ospiti e piccoli giardini d’inverno ornati da notevoli pitture. Al momento dell’eruzione del Vesuvio probabilmente la villa era in gran parte disabitata a causa di lavori in corso, forse avviati a seguito di danni sismici che comportarono la rimozione di molti elementi architettonici e decorativi.

Napoli Palace
Napoli, Palace

Alloggiare a Napoli. Chi alloggia in albergo e cerca una scelta di qualità, non trova strutture adeguate né a Pompei, né a Torre Annunziata e di necessità deve dormire a Napoli, dove l’offerta alberghiera non manca in tutte le categorie: le distanze e i collegamenti non sono certo un problema. Anche se la scelta più scontata per chi vuol fare un’escursione a Pompei sono i numerosi alberghi che si trovano intorno alla stazione Centrale in Piazza Garibaldi, si può trovare un cinque stelle in posizione comoda nel quartiere di Fuorigrotta presso la stazione di Piazza Leopardi collegata direttamente con Torre Annunziata da treni metropolitani delle Ferrovie dello Statio senza cambi e con buona frequenza di passaggio.

Napoli Palace
Napoli, Palace

LHP Napoli Palace & Spa è un boutique hotel di design di sole 58 camere aperto solo due anni fa in Viale di Augusto dopo che la nuova proprietà ha concluso importanti lavori di trasformazione integrale di una precedente struttura. Oggi è un indirizzo elegante con camere dagli arredi moderni e curati e un personale molto disponibile. Gli spazi comuni del piano terra sono suddivisi in salette intime dai piani sfalsati con divani, poltrone e mobili originali e coloratissimi. L’hotel ha una gamma di servizi all’altezza della categoria: un centro benessere attrezzato con sauna, bagno turco e vasca idromassaggio, una sala fitness, una piscina scoperta sul tetto, due sale riunioni, un bar e un ristorante gourmet con cucina mediterranea.

 Napoli, Palace
Napoli, Palace

Info:
www.pompeiisites.org
www.lhphotels.com

 Testo/ Leonardo Felician – Foto/ Cynthia Beccari


 

Print Friendly, PDF & Email
cultura turismo

Article by Leonardo Felician

Previous StoryVigna Michelangelo, è rosa la prima vigna urbana moderna di Firenze
Next StorySettimana Santa ad Astorga, una delle celebrazioni più singolari della Spagna

Related Articles:

  • APERTURA Aurora Sky Station nel parco nazionale di Abisko © Ted Logart
    Inverno nella Lapponia svedese
  • Cashel Castle,  Co Tipperary
    La contea irlandese di Tipperary tra le migliori destinazioni turistiche al mondo

caterorie

  • ATTUALITA’ (84)
  • BENESSERE (76)
  • CULTURA (88)
  • ENOGASTRONOMIA (269)
  • EUROPA (62)
  • EVENTI (321)
  • ITALIA (88)
  • LIBRI (34)
  • MONDO (81)
  • MOSTRE (94)
  • NATURA/SCIENZA (65)
  • NEWS (125)
  • OSPITALITÀ (140)
  • REPORTAGE (80)
  • STORIA-STORIE (73)
  • TOUR OPERATOR (100)
  • TRASPORTI (46)
  • TURISMO (356)
  • Uncategorized (5)

cerca

archivi

facebook

facebook

instagram

instagram

registro della stampa

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano N°85 del 21 febbraio 2017

Direttore Editoriale
Anna Maria Arnesano
Via California 3
20144 Milano
am.arnesano@gmail.com
info@terreincognitemagazine.it

Direttore Responsabile
Anna Maria Arnesano
Co fondatore Giulio Badini
Via California 3
20144 Milano
arnesano1@interfree.it

Le immagini a corredo dei testi vengono a volte tratte da internet e da Google Immagini, i quali non sempre indicano correttamente i nomi degli autori o la presenza di copyright.
Qualora inavvertitamente avessimo inserito immagini violando dei diritti, preghiamo i diretti interessati di volercelo segnalare. A richiesta provvederemo a rimuovere subito l’immagine incriminata, oppure ad indicarne la corretta attribuzione. Grazie

latest posts

  • Art d’Égypte tra la storia di ieri e l’arte di oggi con “Forever Is Now 2025” novembre 17, 2025
  • Castello di Gabbiano un’esperienza da vivere nel Chianti classico novembre 14, 2025
  • Filippine, tra spiagge esotiche e città contemporanee novembre 12, 2025
  • Magia delle feste natalizie alle Terme di Merano novembre 10, 2025
  • In Virginia per i 250 anni degli Stati Uniti novembre 7, 2025

tags

anogastronomia attualità attuslità benessere cultura enogartronomia enogastronomia enogastronomia. italia enogatronomia enogatsronomia enpgastronomia europa eventi evento italia libri mondo mostre natura natura-scienza natura-storie natura/scienza news news. enogastronomia ogastronomia ospialità ospitalità ospitalià ospitaltà reportage repotage scienza storia storia-storie storia/storie tour operato tour operator tour operator. turismo trasport trasporti Ttualità turismo

libro

libro

Terre incognite: geografia per viaggiatori curiosi

Copyright © 2016-2017 Terreincognite Magazine, Tutti diritti riservati.