site logo
  • ABOUT
    • CHI SIAMO
    • REDAZIONE
  • NEWS
  • TURISMO
    • ATTUALITA’
    • ITALIA
    • EUROPA
    • MONDO
    • BENESSERE
    • ENOGASTRONOMIA
    • OSPITALITÀ
    • TRASPORTI
  • REPORTAGE
  • CULTURA
    • EVENTI
    • LIBRI
    • MOSTRE
    • NATURA – SCIENZA
    • STORIA – STORIE
  • TOUR OPERATOR
  • CONTATTI
Homepage > CULTURA > MOSTRE > Sutri, Vulci e i misteri di Mitra in Etruria
gennaio 25, 2018  |  By TerreIncognite In MOSTRE, STORIA-STORIE

Sutri, Vulci e i misteri di Mitra in Etruria

60 Mitreo di Sutri

C’è tempo fino al 13 maggio 2018 per visitare la piccola ma interessante mostra “Sutri, Vulci e i misteri di Mitra – Culti orientali in Etruria” organizzata dalla Soprintendenza Archeologica, Belle Arti, Paesaggio di Roma, Viterbo ed Etruria meridionale e dal Comune di Sutri (Viterbo) nella Villa Savorelli, all’interno del Parco regionale Antichissima Città di Sutri, contenente la necropoli rupestre etrusco-romana situata lungo la Via Cassia.  L’iniziativa è incentrata sul mitreo di Sutri, uno dei più belli dell’Italia centrale, a tre navate interamente scavato nel tufo e con volta a botte, successivamente trasformato in luogo di culto cristiano dedicato a San Michele Arcangelo prima ed alla Madonna del Parto poi, con importanti pitture medioevali, nonché su quello scoperto nel 1975 nella vicina Vulci, con due importanti gruppi marmorei,  nonché al culto del dio Mitra nell’Etruria meridionale in epoca imperiale romana.

Mitreo, chiesa di Sutri
Mitreo, chiesa di Sutri

Mitra era un’antica divinità indoiranica, dio del sole, della luce e della natura generante, ma anche della giustizia, dell’onestà e della solidarietà,  ritratto nell’iconografia come un giovane biondo con berretto frigio, mantello, tunica corta e pantaloni lunghi aderenti intento a sgozzare un toro, simbolo dell’affermazione dell’ordine sul caos primordiale, dell’evoluzione verso l’incivilimento umano. Dalla Persia il culto si diffuse nel mondo ellenistico-romano e nella stessa Roma nel I sec. a.C., portato dai mercenari orientali delle legioni quale simbolo del dio invitto, per diffondersi poi in tutto l’impero nell’età traianea, diventando con Aureliano – che aveva introdotto nel 274 la festa del Sol invictus per il 25 dicembre – quasi religione di stato. I rituali, sui quali si conosce poco in quanto segreti e riservati ai soli iniziati maschi, si svolgevano in luoghi sotterranei – i mitrei – e consistevano in pratiche iniziatiche di autocontrollo su sentimenti ed emozioni miranti al riscatto dalle passioni umane quale presupposto per l’invincibilità. Parecchi i punti di contatto con il cristianesimo: dall’immortalità dell’anima alla risurrezione dei morti per il giudizio universale, dal battesimo alla preghiera in ginocchio, dall’eucarestia al giorno santo la domenica.

Mitra
Mitra

Già all’inizio dell’epoca imperiale il complesso pantheon religioso romano, mutuato in gran parte  da quello etrusco e greco, era entrato in crisi a causa della contaminazione di nuove divinità adorate dalle numerose popolazioni man mano sottoposte. Secondo il pragmatico pensiero latino, uno dei postulati della pax romana consisteva infatti nel rispetto delle tradizioni dei popoli vinti, sempre che non fossero in contrasto con gli interessi dello stato. Per i Romani la religione rientrava, nei suoi aspetti formali e cerimoniali, tra i doveri civici e socio-politici dei cittadini, soprattutto quando entrò in auge il culto divino dell’imperatore; poi, nel privato, ognuno era libero di comportarsi come voleva. Considerata l’enorme vastità geografica dell’impero e l’eterogeneità etnica e culturale dei suoi componenti, nonché la sua prolungata persistenza temporale di almeno 12 secoli, non si può certo parlare per l’impero romano di una religione univoca. Già verso la fine dell’era repubblicana nella stessa Roma, grazie all’intenso afflusso di persone provenienti da ogni dove, erano penetrati e si erano diffusi diversi culti misterici soprattutto medio-orientali. Tra questi svolse un ruolo importante il mitraismo, capace per alcuni secoli di contrastare efficacemente anche l’affermarsi del cristianesimo.

Cerimonia in mitreo
Cerimonia in mitreo

Sutri, 30 km da Viterbo e 50 da Roma GRA lungo la Via Francigena e Bandiera Arancione TCI,  è un antico insediamento dell’età del bronzo su un rilievo di tufo dominante la Via Cassia, importante centro agricolo e commerciale etrusco, fu conquistato da Roma nel 383 a.C.; tra V e VII sec. subì le lotte tra Longobardi e Bizantini, fino a che nel 728 il re longobardo Liutprando lo offrì in dono a papa Gregorio II, quale primo dominio temporale della Chiesa.  Nel 1046 fu sede di un Concilio che pose fine ad uno scisma con tre pretendenti al papato, nel 1243-44 divenne sede papale, dove trovò rifugio papa Innocenzo IV per sfuggire all’imperatore Federico II, poi centro di scontri tra guelfi e ghibellini, finchè nel 1433 fu distrutta dal capitano di ventura Nicolò Fortebraccio.  Del suo lungo passato possiede la necropoli rupestre etrusca, le mura etrusche incorporate in quelle romane, un anfiteatro romano interamente scavato nel tufo, catacombe e il Duomo romanico. Il Mitreo, risalente al I-II sec. presenta ancora nel pavimento le tracce del fonte battesimale, mentre la lapide centrale del Tourobolium venne rimossa nel IV sec. quando il locale fu trasformato – come spesso successe per i mitrei – in chiesa cristiana; oggi la lapide può essere ammirata inglobata in un muro di un casale lungo la Via Appia, in frazione La Botte.

Mitreo di Vulci
Mitreo di Vulci

Vulci, antica città etrusca nella Maremma laziale lambita dal fiume Flora, era una ricca città-stato marinara e commerciale con il nome di Regisvilla, tra le più potenti del Mediterraneo tra 600 e 500 a.C.; dopo la conquista romana, nel 280 a.C., subì uno spopolamento; oggi restano nel parco archeologico, scavato dal canyon del Flora nella nera roccia vulcanica, tracce del Foro, del Grande Tempio e di diverse abitazioni, mentre la necropoli orientale contiene tombe di diversa tipologia, alcune parecchio sfarzose ed affrescate, come il grandioso tumulo di Cuccumella alto 18 m e con diametro di 70 m. I reperti sono ospitati nel Museo Archeologico nazionale, alloggiato nel suggestivo Castello trecentesco della Badia, affiancato dall’ancor più scenografico Ponte del Diavolo ad arco.  Il mitreo di Vulci, risalente al III sec., si trova nei pressi della più elegante domus dell’abitato romano, la Casa del Criptoportico, ed è composto da un’anticamera e da una stanza centrale rettangolare, con due banconi sopraelevati ai lati (sorretti da 7 nicchie ciascuno con archi bicromi) usati per i banchetti cerimoniale, un altare sacrificale al centro in fondo, e in una nicchia sulla parete frontale la statua del dio. Subì una violenta distruzione alla fine del IV sec., forse da mettere in relazione con la promulgazione nel 380 del celebre editto di Teodosio, con il quale veniva riconosciuto il cristianesimo come religione di stato e vietato ogni altro culto.

Mitreo di Sutri
Mitreo di Sutri

Info:  La mostra è aperta alle visite dal martedì al venerdì dalle 9 alle 14, il sabato e i festivi dalle 9 alle 16; biglietto di accesso al parco 5 euro, alla mostra 10.  www.comune.sutri.vt.it – biglietteria.parco@comune.sutri.vt.it – tel. 0761 60 93 93 –

ByTerreIncognite –  Foto/Google Immagini

 


 

Print Friendly, PDF & Email
mostre storia

Article by TerreIncognite

Previous StoryObiettivo Terra 2018, fotografiamo parchi e aree protette
Next StorySorprendente Arles

Related Articles:

  • 1-Apertura
    Art d’Égypte tra la storia di ieri e l’arte di oggi con “Forever Is Now 2025”
  • APERTURA Modello in gesso per altorilievo raffigurante Arnaldo espone ai Bresciani le sue dottrine
    Nuova mostra alla Fondazione Ugo Da Como di Lonato del Garda (Bs)

caterorie

  • ATTUALITA’ (84)
  • BENESSERE (76)
  • CULTURA (88)
  • ENOGASTRONOMIA (269)
  • EUROPA (62)
  • EVENTI (321)
  • ITALIA (88)
  • LIBRI (34)
  • MONDO (81)
  • MOSTRE (94)
  • NATURA/SCIENZA (65)
  • NEWS (125)
  • OSPITALITÀ (140)
  • REPORTAGE (80)
  • STORIA-STORIE (73)
  • TOUR OPERATOR (100)
  • TRASPORTI (46)
  • TURISMO (356)
  • Uncategorized (5)

cerca

archivi

facebook

facebook

instagram

instagram

registro della stampa

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano N°85 del 21 febbraio 2017

Direttore Editoriale
Anna Maria Arnesano
Via California 3
20144 Milano
am.arnesano@gmail.com
info@terreincognitemagazine.it

Direttore Responsabile
Anna Maria Arnesano
Co fondatore Giulio Badini
Via California 3
20144 Milano
arnesano1@interfree.it

Le immagini a corredo dei testi vengono a volte tratte da internet e da Google Immagini, i quali non sempre indicano correttamente i nomi degli autori o la presenza di copyright.
Qualora inavvertitamente avessimo inserito immagini violando dei diritti, preghiamo i diretti interessati di volercelo segnalare. A richiesta provvederemo a rimuovere subito l’immagine incriminata, oppure ad indicarne la corretta attribuzione. Grazie

latest posts

  • Art d’Égypte tra la storia di ieri e l’arte di oggi con “Forever Is Now 2025” novembre 17, 2025
  • Castello di Gabbiano un’esperienza da vivere nel Chianti classico novembre 14, 2025
  • Filippine, tra spiagge esotiche e città contemporanee novembre 12, 2025
  • Magia delle feste natalizie alle Terme di Merano novembre 10, 2025
  • In Virginia per i 250 anni degli Stati Uniti novembre 7, 2025

tags

anogastronomia attualità attuslità benessere cultura enogartronomia enogastronomia enogastronomia. italia enogatronomia enogatsronomia enpgastronomia europa eventi evento italia libri mondo mostre natura natura-scienza natura-storie natura/scienza news news. enogastronomia ogastronomia ospialità ospitalità ospitalià ospitaltà reportage repotage scienza storia storia-storie storia/storie tour operato tour operator tour operator. turismo trasport trasporti Ttualità turismo

libro

libro

Terre incognite: geografia per viaggiatori curiosi

Copyright © 2016-2017 Terreincognite Magazine, Tutti diritti riservati.