site logo
  • ABOUT
    • CHI SIAMO
    • REDAZIONE
  • NEWS
  • TURISMO
    • ATTUALITA’
    • ITALIA
    • EUROPA
    • MONDO
    • BENESSERE
    • ENOGASTRONOMIA
    • OSPITALITÀ
    • TRASPORTI
  • REPORTAGE
  • CULTURA
    • EVENTI
    • LIBRI
    • MOSTRE
    • NATURA – SCIENZA
    • STORIA – STORIE
  • TOUR OPERATOR
  • CONTATTI
Homepage > CULTURA > MOSTRE > All’Eur Roma Arte in Nuvola 2024 dal 22 al 24 novembre
novembre 23, 2024  |  By Maurizio Ceccaioni In MOSTRE

All’Eur Roma Arte in Nuvola 2024 dal 22 al 24 novembre

1-Apertura

Aperta all’Eur la quarta edizione Roma di Arte in Nuvola, la Fiera internazionale d’arte moderna e contemporanea che si tiene negli spazi espositivi del Centro congressi la Nuvola. Organizzata e realizzata da Creare Organizzare Realizzare (Cor) con la direzione artistica di Adriana Polveroni, la Fiera ha avuto il supporto della Regione Lazio e Roma Capitale, da sempre al fianco di Roma Arte in Nuvola. Ma hanno dato il loro contributo anche il Ministero della Cultura, la Direzione Generale degli Archivi di Stato, la Fondazione MAXXI, del Museo delle Civiltà e l’Istituto Centrale per la Grafica. Main sponsor Banca Ifis, che nell’occasione ha allestito uno spazio espositivo con dodici busti di sua proprietà ritrovati e restaurati, realizzati da Antonio Canova.

Presentazione alla stampa
Presentazione alla stampa

Paese ospite 2024 è il Portogallo, che grazie al Ministero della Cultura portoghese e all’Ambasciata del Portogallo a Roma presenta “Uma Volta ao Sol” (Un giro attorno al sole), una mostra curata da Sandra Vieira Jürgens, con una selezione di opere di giovani artisti provenienti dalla Collezione d’Arte Contemporanea Statale.
L’inaugurazione per stampa e autorità di questo che è ormai il polo di riferimento del collezionismo  del Centrosud d’Italia c’è stata giovedì 21 alla presenza dell’on. Federico Mollicone, presidente della VII Commissione della Camera (Cultura, Scienza E Istruzione); l’assessore alla cultura di Roma Capitale Massimiliano Smeriglio; il presidente di Eur Spa, Enrico Gasbarra; l’ideatore e direttore di Roma Arte in Nuvola, Alessandro Nicosia.

Da Magazzino i disegni del duo Vedovamazzei
Da Magazzino i disegni del duo Vedovamazzei

Da venerdì 22 fino a domenica 24 novembre saranno visibili nella gran parte dei circa 26mila mq di superficie del Centro congressi progettato da Massimiliano Fuksas e di proprietà di Eur Spa, le opere messe in mostra dalle 140 gallerie d’arte nazionali e internazionali presenti. Centinaia di quadri, sculture, installazioni, collage e molto altro di quello prodotto dalla creatività degli artisti, realizzati in diverse forme di rappresentazione artistiche, tecniche e materiali usati. Per esempio, salendo al piano forum non si può fare a meno di notare l’installazione “Casa senza titolo, di Sislej Xhafa, 1999, proveniente dalla collezione del MAXXI, realizzata con cassette in legno per la frutta. Ma subito dopo incontri l’area dedicata a “Magazzino”, che fa iniziare la visita con una grande parete arricchita da una raccolta di oltre duecento tra disegni, bozzetti, schizzi e acquarelli che riportano ad altri tempi ed hanno come tema dominante soggetti sulla storia naturale realizzati dal duo artistico composto da Maristella Scala e Simeone Crispino, in arte i Vedovamazzei.

 Massimo Catalani-La mia Roma1
Massimo Catalani-La mia Roma1

Nuove forme d’arte realizzate talvolta con plastiche polimeriche, sabbie e polvere di quarzo, marmo, vetro e metalli, ceramica e terracotta, colori acrilici, ad olio ed acquerello. Ma anche composizioni con tecnica mista realizzate con schiume poliuretaniche ed altri materiali plasmati con le mani, trattati con smalti e spesso, anche con foglia d’oro o argento. Come usa fare per le sue bellissime sculture e bassorilievi Caterina Magri, artista “istintiva” nata a Fiuggi, che ha scoperto in età già adulta come l’arte fosse per lei una esigenza quotidiana di vita proprio come il mangiare.
Tecniche miste come il Colosseo de “La mia Roma#1” di Massimo Catalani, realizzato con polvere di Carrara, sabbia e sale fotoluminescente. Oppure il collage “Paredes” dell’argentino Michel Oz, un progetto realizzato per la Casa della Cultura Argentina, composta da due installazioni di oltre tre metri realizzate con poster e manifesti scelti in molte parti del mondo, con l’intenzione di riprodurre una parete di un muro metropolitano, che ovviamente muterà nel corso del tempo.

Caterina Magri
Caterina Magri

Ci sono le porcellane di Yuriko Damiani, realizzate e decorate espressamente con una sua tecnica personale, per completare l’opera con la tecnica del Kintsugi (riparare con l’oro), che consiste nel ricomporre un’opera frammentata, laccando i frammenti con della lacca urushi, una lacca giapponese di un colore tendente all’arancione, per poi far penetrare nelle crepe della ricomposizione polvere d’oro o d’argento.

London Blue 2024 di Alessandro Giusberti
London Blue 2024 di Alessandro Giusberti

Si passa dalle opere che richiamano lo stile impressionista come in London Blue 2024 di Alessandro Giusberti, alle più rigide geometrie dei paesaggi urbani della Roma di Mauro Reggio, dove il grigiore dello smog lascia posto ai forti colori che li rendono quasi più umani. Ci sono le immagini altamente dettagliate di corpi disegnati e aggraziati da tenui colori pastello realizzate da Valentina Biasetti, dove si nota la formazione di base da grafica pubblicitaria virata poi all’arte a tutto tondo e le opere dello scultore contemporaneo polacco Pawel Orlowski presso lo stand della Van Rij Gallery di Cracovia, con la particolare tecnica adottata e i materiali usati per la realizzazione.

Mauro Reggio
Mauro Reggio

Nello Petrucci è un artista e regista originario di Castellammare di Stabia, che si è fatto conoscere per le diverse tecniche usate sia nella pittura che nella street art, ma anche nella scultura. Si notano i suoi collage e décollage come quelli esposti nella “Ticinese Art Gallery” ad Arte in Nuvola, mentre su una parete della galleria Arte in Salotto di Milano, spiccano le eleganti opere pittoriche di Manù Brunello, raffiguranti le Geishe Amaya e Arubi. Altra tecnica è quella usata dallo scultore fiorentino Matteo Pucci Moraldi, che realizza le sue opere usando cemento fuso, resina e vetro oppure i ritratti surreali ad olio di Agostino Rocco, da Candy Snake.

Paredes-Michel Oz
Paredes-Michel Oz

Ma due esposizioni mi hanno colpito, in particolare per le storie di vita che ci sono dietro. La prima è stata quella della Fondazione Marta Czok, presentata dal marito/manager e presidente della Fondazione, Valter Scarzo. I quadri esposti richiamano alla satira di Botero, quella satira nell’arte pittorica già emersa nel XVI secolo, come nell’opera di anonimo fiammingo realizzata nel 1586 e riferita alla regina d’Inghilterra, dal titolo “Elisabetta I nutre la mucca olandese”. Un’opera d’arte cela spesso delle verità nascoste tra le sue raffigurazioni, che siano esse metafore, simboli o allegorie che, se ben interpretate possono rivelarsi messaggi in una bottiglia lasciata nel mare.
Nata a Beirut da una famiglia di rifugiati polacchi, Marta Czok è poi cresciuta a Londra prima di stabilirsi definitivamente nel nostro Paese, a Castel Gandolfo (Rm), dove vive e lavora.

Le Geishe di Manù Brunello
Le Geishe di Manù Brunello

Da una vita fatta di ricerca identitaria e sacrifici, i primi successi negli anni 80 e la rapida ascesa delle sue quotazioni. Oggi le sue opere, legate in particolare ai temi sociali, sono collezionate in tutto il mondo e la Fondazione a lei intitolata è nata proprio per non far dissolvere questo patrimonio artistico e avere a cuore il problema dell’immigrazione, dando a giovani promesse la possibilità di realizzarsi.
Oltre al Project Space di Venezia, poco distante dal Ponte di Rialto, la Fondazione ha un ufficio a Londra che si occupa di progetti artistici e culturali e una Collezione Permanente nel centro storico di Castel Gandolfo, con le principali opere di Marta Czok dagli anni Ottanta a oggi.

Nicola Filia
Nicola Filia

Di Nicola Filia mi hanno subito attratto e incuriosito le sue opere, richiamo ad un non molto lontano mio passato lavorativo come comunicatore nel mondo dell’industria, e non mi sbagliavo. Il suo retaggio culturale è fortemente legato alla sua città d’origine: Carbonia. La Sardegna Un’isola che da sempre è stata meta di saccheggi, sfruttata e poi abbandonata. Una città, quella delle sue origini, nata durante il fascismo per sfruttare una risorsa importante, allora come oggi: il carbone. Quello stesso “oro nero” per cui morirono nella miniera belga di Marcinelle 136 lavoratori italiani su 262 morti. Come quei minatori che abbandonarono campagne e pastorizia credendo di aver trovato la possibilità di cambiare la loro vita nelle miniere del Sulcis. Ma invece la loro vita si fermò in media a 40 anni per silicosi.

Nello Petrucci
Nello Petrucci

Lo stesso carbone messo alla berlina oggi – ma solo a parole – per i suoi effetti nocivi sull’ambiente. Ricordi rimassi indelebilmente impressi nella memoria di quest’artista sardo, oggi riproposti con forza nelle sue opere come “Essere Terra”.
Artista, scultore e ceramista, Nicola Filia in molte sue rappresentazioni artistiche sembra proporre una visione della disumanizzazione del nostro mondo che forse non è mai stato civile, ma fobico, ossessionato dall’essere, chiuso in agglomerati urbani visti come soffocanti realtà dove l’Altro è visto come un nulla se non un nemico.

Marta Czok
Marta Czok

Con propri schemi vitali e linguaggi interpretativi del mondo esterno, senza rendersi conto dell’abisso che ci troviamo di fronte.  Su questo concetto, le opere “Temporary City”, Olbia, 2022; oppure l’installazione “Un Bosco di Alberi Bianchi”, Porto Rotondo, 2024. Ma principalmente “Città”, una serie di opere in ceramica e smalto che raccontano il vuoto cosmico che c’è dentro un ammasso uniforme di abitazioni senza anima.
Per chi fosse interessato alle sue opere: https://nicolafilia.com/collection/

Pawel Orlowski
Pawel Orlowski

Testo/foto Maurizio Ceccaioni


 

 

Print Friendly, PDF & Email
mostre

Article by Maurizio Ceccaioni

Previous StoryNatale e capodanno un viaggio nei sapori delle feste
Next StorySorprendente San Francisco!

Related Articles:

  • APERTURA La facciata del museo sul retro, copyright museo
    La casa museo dell’élite parigina
  • APERTURA Bruxelles, Museo Reale di Belle Arti, atrio monumentale (2)
    Artistica Bruxelles

caterorie

  • ATTUALITA’ (82)
  • BENESSERE (71)
  • CULTURA (86)
  • ENOGASTRONOMIA (259)
  • EUROPA (59)
  • EVENTI (303)
  • ITALIA (85)
  • LIBRI (34)
  • MONDO (77)
  • MOSTRE (89)
  • NATURA/SCIENZA (65)
  • NEWS (122)
  • OSPITALITÀ (132)
  • REPORTAGE (74)
  • STORIA-STORIE (71)
  • TOUR OPERATOR (100)
  • TRASPORTI (46)
  • TURISMO (339)
  • Uncategorized (1)

cerca

archivi

facebook

facebook

instagram

instagram

registro della stampa

Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Milano N°85 del 21 febbraio 2017

Direttore Editoriale
Anna Maria Arnesano
Via California 3
20144 Milano
am.arnesano@gmail.com
info@terreincognitemagazine.it

Direttore Responsabile
Anna Maria Arnesano
Co fondatore Giulio Badini
Via California 3
20144 Milano
arnesano1@interfree.it

Le immagini a corredo dei testi vengono a volte tratte da internet e da Google Immagini, i quali non sempre indicano correttamente i nomi degli autori o la presenza di copyright.
Qualora inavvertitamente avessimo inserito immagini violando dei diritti, preghiamo i diretti interessati di volercelo segnalare. A richiesta provvederemo a rimuovere subito l’immagine incriminata, oppure ad indicarne la corretta attribuzione. Grazie

latest posts

  • Cinque gioielli della Cechia quasi segreta giugno 18, 2025
  • Florida, la penisola degli Stati Uniti che si allunga nel mar dei Caraibi giugno 16, 2025
  • Polonia da gustare giugno 13, 2025
  • La casa museo dell’élite parigina giugno 11, 2025
  • A Palazzo di Varignana nasce la cycling experience giugno 9, 2025

tags

anogastronomia attualità attuslità benessere cultura enogartronomia enogastronomia enogastronomia. italia enogatronomia enogatsronomia enpgastronomia europa eventi evento italia libri mondo mostre natura natura-scienza natura-storie natura/scienza news news. enogastronomia ogastronomia ospialità ospitalità ospitalià ospitaltà reportage repotage scienza storia storia-storie storia/storie tour operato tour operator tour operator. turismo trasport trasporti Ttualità turismo

libro

libro

Terre incognite: geografia per viaggiatori curiosi

Copyright © 2016-2017 Terreincognite Magazine, Tutti diritti riservati.